Se una delle tendenze ormai consolidate nella vendita immobiliare è l’Home Staging, cioè il pre-arredare le proprietà in vendita per suggerire all’acquirente le possibilità reali dello spazio offerto, negli USA lo step successivo è offrire non solo una messa in scena, ma veri appartamenti extralusso già arredati da famosi interior designer, residenze completamente arredate, fino alla scelta delle lenzuola e alla macchina per  il caffè espresso. Per l’1% della popolazione globale, fatta di multimiliardari, questa è la nuova frontiera della comodità: vere e proprie “case istantanee” capaci di offrire il massimo del comfort, con il plus dato dalla firma di un grande designer.

La tendenza delle case di lusso chiavi in mano non è del tutto nuova, ma ha preso piede grazie al boom post-COVID del “revenge tourism”, cioè quella frenesia di viaggiare scaturita dopo la compressione da pandemia, e grazie agli acquirenti facoltosi che abbracciano uno stile di vita nomade, dove nessuna casa è la residenza principale. 

Per trovare qualcosa di rapportabile in Italia dobbiamo cambiare scala e intersecare quella strategia delle “case a un euro” con cui i comuni in via di spopolamento cercano di acquisire residenti e nel contempo spingere verso una ristrutturazione del patrimonio immobiliare ormai vetusto. 

Il problema della riqualificazione è, però, un problema di tutte le città, diventato core business di Medelhan, la start-up di architetti, designer e produttori di arredi che, in partenership con Its Italy, società che punta alla rigenerazione di comunità e immobili nei borghi italiani, offre ad acquirenti stranieri, che desiderano venire a vivere in Italia, la possibilità di  acquistare la loro nuova casa.

Medelhan si occuperà degli arredi di questi appartamenti con materiali rigorosamente Made in Italy attraverso le aziende del suo network, con l’obiettivo di valorizzare il territorio, mentre Its Italy proporrà questi progetti a un pubblico di acquirenti, principalmente giovani professionisti del Nord Europa tra i 25 e i 45 anni che hanno l’occasione di trasferirsi grazie alla possibilità offerte dal lavoro da remoto.