Il workation nasce dalla fusione di work (lavoro) e vacation (vacanza) e descrive un modello in cui il lavoro da remoto si svolge in una destinazione tipicamente scelta per le vacanze. Questa formula consente ai professionisti di unire produttività e benessere, alternando le ore di lavoro a momenti di relax in contesti stimolanti dal punto di vista estetico, culturale e di networking. Particolarmente apprezzato dai nomadi digitali ed esecutivi, il workation offre la possibilità di migliorare la qualità della vita senza compromettere la continuità lavorativa.
Il workation nasce dalla fusione di work (lavoro) e vacation (vacanza) e descrive un modello in cui il lavoro da remoto si svolge in una destinazione tipicamente scelta per le vacanze. Questa formula consente ai professionisti di unire produttività e benessere, alternando le ore di lavoro a momenti di relax in contesti stimolanti dal punto di vista estetico, culturale e di networking. Particolarmente apprezzato dai nomadi digitali ed esecutivi, il workation offre la possibilità di migliorare la qualità della vita senza compromettere la continuità lavorativa.
Il fenomeno dei nomadi digitali sta ridefinendo il concetto di lavoro e influenzando le scelte abitative su scala globale.
Secondo l’Executive Nomad Index di Savills, queste figure professionali – abituate a lavorare da remoto e spesso in movimento – scelgono le loro destinazioni in base a criteri che vanno oltre la semplice connettività: qualità della vita, sostenibilità, accessibilità culturale e spazi abitativi in grado di adattarsi alle loro esigenze lavorative e personali. Città come Dubai, Lisbona e Miami dominano la scena, ma anche l’Italia sta trovando il suo posto in questa mappa globale. In particolare, Palermo sta emergendo come una delle città più interessanti per questo stile di vita, combinando il fascino mediterraneo con un ecosistema di startup che ha vista una rapida crescita nell’ultimo periodo e che ne rafforza l’attrattiva.
Negli ultimi anni, è stata definita come una delle capitali italiane delle startup, grazie a un’energia creativa che attira giovani talenti e investitori internazionali. Questa vivacità imprenditoriale, unita a un clima mite tutto l’anno e a un costo della vita relativamente basso rispetto ad altre città europee, rende Palermo una scelta strategica per questo target.
E il settore immobiliare palermitano si sta adattando a questa nuova domanda: l’aumento degli investimenti immobiliari, soprattutto nel centro storico, sta portando a una riconversione degli spazi storici in residenze multifunzionali, capaci di combinare esigenze abitative e lavorative. Gli affitti flessibili, completamente arredati e con servizi inclusi, stanno diventando sempre più comuni per rispondere alle richieste di questo target altamente mobile e il fenomeno del workation trova terreno fertile.
Ma questo trend non si limita a Palermo: in tutta Italia si registrano segnali di cambiamento. Dalla Toscana ai borghi pugliesi, l’interesse per località che offrono tranquillità, connettività e un forte senso di comunità sta crescendo. Questo non solo dimostra il potenziale del mercato immobiliare italiano nel trasformarsi per accogliere una nuova generazione di lavoratori, ma sottolinea anche la necessità di sviluppare soluzioni abitative ibride che integrino spazi di vita, lavoro e servizi smart, promuovendo al contempo i territori come luoghi non solo da abitare, ma anche da vivere e innovare.