La stampa 3D è una soluzione che può agevolare l’edilizia affrontando e vincendo diverse sfide: in primis quelle di tempi e costi, ma non solo. Trova applicazione in moltissime tipologie costruttive, permettendo l’iperpersonalizzazione degli edifici  ma anche consentendo una rapida ricostruzione degli stessi nei luoghi colpiti da disastri naturali.

In Italia la prima casa stampata in 3D è stata inaugurata già nel 2018, stampata in pochissime settimane e generata utilizzando la terra cruda: un nuovo modello architettonico ecosostenibile, progettato dall’azienda italiana WASP e realizzato attraverso la stampante 3D Crane in collaborazione con RiceHouse, startup italiana che opera nel campo della bioedilizia, attraverso l’uso degli scarti provenienti dalla produzione del riso.

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Case stampate in 3D

La stampa 3D è una soluzione che può agevolare l’edilizia affrontando e vincendo diverse sfide: in primis quelle di tempi e costi, ma non solo. Trova applicazione in moltissime tipologie costruttive, permettendo l’iperpersonalizzazione degli edifici  ma anche consentendo una rapida ricostruzione degli stessi nei luoghi colpiti da disastri naturali.

In Italia la prima casa stampata in 3D è stata inaugurata già nel 2018, stampata in pochissime settimane e generata utilizzando la terra cruda: un nuovo modello architettonico ecosostenibile, progettato dall’azienda italiana WASP e realizzato attraverso la stampante 3D Crane in collaborazione con RiceHouse, startup italiana che opera nel campo della bioedilizia, attraverso l’uso degli scarti provenienti dalla produzione del riso.

“La vespa vasaia è il nostro modello di sviluppo, un perfetto approccio per costruire case a basso costo con materiale naturale a chilometro zero” dichiara Massimo Moretti Ceo di WASP.

La casa non necessita né di riscaldamento né di condizionamento, poiché riesce a mantenere al suo interno una temperatura mite sia d’inverno che d’estate principalmente grazie all’involucro esterno, nel quale sono integrati sistemi di ventilazione naturale e isolamento termo-acustico.

La stessa società, nel 2021 ha stampato in 3D un’altra abitazione ecosostenibile a emissioni quasi zero, ma questa volta interamente in terra cruda locale: TECLA.

Frutto di una collaborazione con Mario Cucinella Architects, TECLA Technology and Clay “è un modello circolare in cui confluiscono le ricerche sulle pratiche costruttive vernacolari, lo studio del clima e dei principi bioclimatici, l’uso di materiali naturali e locali”.

È, inoltre, la prima casa costruita impiegando simultaneamente due bracci stampanti sincronizzati: questi possono lavorare su superfici distinte di 50 mq ciascuna, ma in questo caso generano una composizione continua, organica e strutturalmente equilibrata.

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