ll social housing è una tendenza che ha preso piede in molti paesi europei, inclusa l’Italia, in risposta alla crescente domanda di alloggi a prezzi accessibili, focalizzandosi sulla fornitura di case per singoli e famiglie a basso e medio reddito.

Il social housing si basa su alcuni principi chiave:

• accessibilità: le abitazioni devono poter essere acquistate da coloro che non possono permettersi gli alloggi proposti dal mercato privato
• sostenibilità: le abitazioni devono essere costruite e gestite in modo sostenibile. Questo può includere l’uso di materiali ecologici e l’efficienza energetica, così da ridurre l’impatto ambientale
• integrazione sociale: le abitazioni devono essere veicolo  di  inclusione nelle comunità esistenti per promuovere la coesione sociale e prevenire la segregazione
• qualità: nonostante il prezzo accessibile, le abitazioni devono essere di buona qualità e fornire un ambiente di vita adeguato

Le Fondazioni di origine bancaria hanno un ruolo essenziale in questo processo, spesso come first mover e portatori di precise istanze provenienti dal territorio.

Si stanno muovendo in questa direzione:

• Fondo COIMA Housing: il primo progetto pilota sarà realizzato all’interno del più ampio piano di riqualificazione dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana a Milano e ha l’obiettivo di realizzare nello specifico 320 unità abitative, di cui 225 in edilizia convenzionata ordinaria e 95 in Edilizia residenziale pubblica
• Fondazione Cariplo: per affrontare l’emergenza abitativa ha avviato sei nuovi progetti sul territorio lombardo per un importo complessivo di oltre 1,8 milioni di euro
• Fondo Immobiliare Lombardia Comparto Uno: Aria è il progetto di riqualificazione dell’ex Macello di Porta Vittoria che mira ad essere la prima Area Carbon Negative a Milano: il progetto è vincitore della seconda edizione di Reinventing Cities, il bando internazionale per la rigenerazione urbana in chiave sostenibile