Guardare insieme il futuro per leggere meglio il presente e agire con maggiore consapevolezza il nostro quotidiano. 

Molti fattori influenzano ed influenzeranno l’evoluzione del mercato immobiliare: le condizioni economiche globali, le politiche nazionali e internazionali, l’evoluzione tecnologica, l’andamento demografico, i cambiamenti sociali e tanti altri ancora, oltre ad eventi imprevisti e imprevedibili.

Fattori non governabili ma allo stesso tempo fenomeni che possono essere analizzati e studiati attraverso ricerche quantitative che prevedono grandi raccolte di dati in serie storiche e proiezioni su diversa scala, utili a leggere il presente e a suffragare ipotesi di scenari futuri.

Accanto a questa tipologia di ricerche, solitamente condotte da grandi istituti pubblici e privati, si colloca, come complemento importante, questo lavoro di indagine: la ricerca, di natura essenzialmente qualitativa, mette a disposizione la sintesi delle migliori ricerche nazionali e internazionali e intercetta i segnali deboli che emergono dai territori che potrebbero, domani, trasformarsi in nuovi trend.

Segnali deboli che possono essere colti solo ascoltando con attenzione le percezioni, le idee e i desideri di tutti coloro che operano nel settore in chiave di investitori, imprenditori e professionisti.

Sono infatti le persone, con i loro valori e i loro bisogni abitativi, a costituire i nodi principali dell’ecosistema immobiliare.

Sono le persone che quindi contribuiscono ogni giorno anche a costruire il futuro del settore, recependo gli stimoli del contesto esterno, adattandosi ad essi e operandone una traduzione tramite scelte e azioni concrete.

Su questa base, l’Osservatorio Real Estate, un laboratorio di ricerca permanente sul mondo dell’immobiliare formato da un team di ricercatori, professionisti e trend expert a forte orientamento multidisciplinare e interdisciplinare, ha avviato e portato avanti in questi mesi la sua attività di ricerca: aprendo un dialogo, ascoltando le singole voci e osservando insieme il futuro, anche in chiave immaginativa.

chi siamo

Le attività dell’Osservatorio Real Estate sono state promosse da Rendimento Etico e realizzate da InContatto, una PMI innovativa che progetta e realizza soluzioni di consulenza e formazione originali e creative per le funzioni HR, comunicazione, marketing e vendite per Aziende italiane e internazionali e, da oltre 20 anni, ricerche prospettiche e scenari predittivi.

metodo

mappatura e coinvolgimento di un panel di stakeholder

non statisticamente ma concettualmente rappresentativo delle prospettive e delle esperienze in relazione ai temi chiave della ricerca

progettazione e somministrazione di un mix di strumenti indagine

funzionali ad incrociare rilevazioni quantitative e qualitative 

integrazione dei dati raccolti con una significativa attività di meta-ricerca

o ricerca di secondo livello – ricerca di ricerche – volta ad ampliare il framework di riferimento e a definire le tendenze emergenti e i loro impatti, nel modo più significativo possibile

rielaborazione di quanto emerso e raccolto per categorie concettuali

con evidenza dei focus on, verticalizzazioni specifiche utili su particolari aspetti della ricerca, ricorrenti nell’indagine

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L’imprenditore immobiliare della nuova era

di Andrea Maurizio Gilardoni

Imprenditore, formatore e business angel

Il settore immobiliare ha vissuto un lungo periodo post-Covid: dal blocco totale alla grande impennata di prezzi e compravendite. Oggi, ad esclusione dei posti con alta concentrazione e alto interesse, assistiamo di fatto a una significativa retromarcia: e se sulle compravendite sono sicuro che si rientrerà, sui prezzi sarà più difficile risalire.

Di una cosa però sono certo: in questo momento di mercato, si potranno trovare più opportunità se sapremo essere flessibili e lungimiranti puntando alla qualità dell’operazione e, consapevoli dei costi e dei tempi di produzione, facendo estrema attenzione all’organizzazione fiscale ed economica dell’impresa. 

L’imprenditore immobiliare della nuova era dovrà essere in grado di proiettarsi su un futuro a medio termine, intorno ai 5 anni, poiché programmi troppo a lungo termine non possono esser fatti. Dovrà essere capace di entrare e uscire dalle operazioni molto velocemente e puntare su zone effettivamente strategiche, dove si registra un’alta concentrazione della domanda. Nel prossimo futuro la ricchezza sarà più concentrata nelle mani di pochi e solo alcune zone sull’intero territorio nazionale – in numero limitato – rimarranno effettivamente appetibili: non solo Milano, Roma e Bologna, ma anche – ad esempio – Verona e dintorni. 

Le persone tendenzialmente vivranno nelle grandi città, nelle principali province oppure nelle immediate zone limitrofe dei centri urbani. In questi contesti, bisognerà orientarsi non tanto alla costruzione ex-novo di immobili ma più sulla riqualificazione delle proprietà immobiliari esistenti per poi reimmetterle sul mercato: una visione in linea anche con l’attuale evoluzione delle normative europee di settore. 

In funzione delle risorse disponibili, si dovrà perseguire il massimo della sostenibilità ambientale dell’immobile fino alla totale autosufficienza energetica, ricordando però che di fatto l’equilibrio fra sostenibilità economica e ambientale è illusorio perché anche le tecnologie invecchiano rapidamente e potrebbe non esserci sempre possibilità di ammortizzare l’investimento. 

Dal punto di vista delle competenze, per riuscire a operare efficacemente sul mercato, l’imprenditore immobiliare della nuova era, oltre a possedere ottime soft skill personali, dovrà essere in grado di:

gestire un’operazione nel mercato libero, con una trattativa e tutto quello che ne deriva

operare nel mercato degli NPL, che significa saper fare una rinuncia agli atti, comprare alle aste in modo intelligente, comprare il credito, ecc.

gestire gli affitti brevi

utilizzare servizi come quelli messi a disposizione di Case Italia, ad esempio i legali centralizzati, i negoziatori centralizzati, i CRM, le piattaforme di instant buying e le piattaforme di crowdIfunding

Sarà quindi sempre più essenziale formarsi costantemente: più che alla specializzazione verticale, sarà meglio puntare sulla trasversalità delle competenze. A questa crescita può contribuire in modo importante il valore apportato dalla community di riferimento, utilissima per il supporto e lo scambio nella risoluzione dei problemi. Da soli è più difficile e lungo trovare risposte: fare tesoro delle esperienze degli altri è arricchente e referenziante, oltre che più veloce.

Infine, va considerato che l’introduzione di strumenti di Intelligenza Artificiale nei prossimi 3-5 anni impatterà fortemente sul lavoro di tutti i professionisti del settore immobiliare. Difficilmente le norme e la burocrazia riusciranno a tenere il passo dell’evoluzione tecnologica e non sarà facile neanche per noi. C’è quindi bisogno almeno di accrescere la nostra consapevolezza su questo tema, così da restarci dentro, anticipare ciò che succederà e identificare dove si potrà creare valore.

Investire nell’immobiliare: fra etica e sostenibilità

di Lucijana Lozancic

CEO Rendimento Etico

Da quando opero in questo mercato gli scenari immobiliari sono cambiati diverse volte. Sono entrata negli anni della crisi dei mutui subprime, con una coda lunga importante, poi c’è stata una crescita e dopo ancora lo stop forzato dei cantieri a causa del lockdown. In seguito, gli incentivi del post-Covid hanno determinato una nuova importante risalita ma ora assistiamo a una sostanziale frenata delle banche nella concessione dei mutui e ad un aumento dell’inflazione.  

In un contesto economico generale così mutevole, una sola costante: ci sono sempre delle opportunità da sfruttare. La flessibilità, per l’investitore immobiliare, è quindi la conditio sine qua non: bisogna saper surfare il mercato, qualunque siano le condizioni. 

Le forme alternative di accesso al credito, come il crowdinvesting, saranno quelle che consentiranno al settore immobiliare di continuare ad avere un proprio boost di crescita. Il mercato sicuramente saprà cogliere questa opportunità che favorisce tutte le parti coinvolte: 

da una parte gli operatori, che hanno a disposizione uno strumento più “vicino” all’economia reale rispetto al tradizionale prestito bancario, che comunque si va contraendo 

dall’altra gli investitori, che hanno l’opportunità di entrare in progetti immobiliari in modalità disintermediate 

Per entrare nell’immobiliare non è più necessario essere dei grandi investitori “verticali”: si può partecipare a operazioni anche solo con poche centinaia di euro. Vi sarà quindi la possibilità, per grandi e medi investitori, di differenziare notevolmente il proprio portafoglio ma quello che mi piace di più è che, grazie a una soglia di ingresso molto più bassa, sempre più giovani potranno entrare e imparare concretamente a conoscere i meccanismi del business. Operando all’interno del network di Rendimento Etico, si può contare su un ambiente in qualche modo protetto: i nostri investitori ormai sono oltre 30.000, ma dietro le quinte continuiamo a lavorare con scrupolo e attenzione, come all’inizio, potendo contare su una struttura verticale e specializzata che valuta ogni singola opportunità pubblicata, a tutela di tutti.

Il crowdinvesting di Rendimento Etico è nato con focus sugli NPL e valori forti: dietro a un investimento immobiliare, a volte c’è una famiglia in difficoltà. Oggi, pur raccogliendo tutte le richieste di mercato, non tralasciamo mai la nostra promessa etica: dentro agli immobili ci sono le persone.

Crediamo che la maggiore sfida dell’investitore immobiliare del futuro sarà quella di imparare a orientarsi verso operazioni sempre più sostenibili per l’ambiente. Nella scacchiera della sostenibilità, l’edilizia è uno tra i temi più importanti. Non solo è una sfida “morale” che dobbiamo ai nostri figli, ma si stanno profilando veloci evoluzioni normative e tecnologiche di cui non si potrà più non tenere conto. 

Come Rendimento Etico ci preoccupiamo della questione già da diversi anni: per prima cosa privilegiamo le ristrutturazioni rispetto alle nuove edificazioni, per risparmiare suolo. Inoltre, adottiamo impiantistica all’avanguardia con lo scopo di raggiungere ottime classi energetiche. 

Per il futuro, crediamo molto anche nelle opportunità dell’Intelligenza Artificiale. Queste tecnologie stanno accelerando così tanto il loro sviluppo che siamo certi che nel giro di tre-sei mesi ci riserveranno ancora più opportunità per lavorare più velocemente, con più precisione e con maggiore qualità.

credits

un progetto InContatto e TEA Trends

 

 

RESPONSABILE DELLA RICERCA Marco Rimedio

PROJECT MANAGER Silvia Fucigna

COORDINAMENTO Elisa Lucatelli

TEAM DI RICERCA Andrea Dalla Libera / Andrea Menichelli / Diego Zanella / Elisa Lucatelli / Silvia Fucigna

GRAPHIC AND WEB DESIGNER Maira Passuello

EDITING Donatella Ricci

 


 

SI RINGRAZIANO

i professionisti Alberto Mattiello / Alvaro Michelangeli / Domenico Fucigna / Manuel Menichelli / Matteo Conti / Stefano Fiori / Stefano Zarlenga / Valentina Polcari

gli Affiliati Case Italia Andrea Modenesi / Alessandro Bernardini / Barbara Dovera / Carlo Mauro / Christian De Luca  / Ciro D’Apolito / Cristina Megla Wanis / Roberto Dall’Oglio / Dario Saloni / Elena Barbaglio / Fabio Locatelli / Fabrizio Costa / Igor Toscano / Marco Ferrari  / Massimiliano Marcon / Massimo Serra / Roberto Abbagnara / Ruben Turra / Salvatore Vargetto / Sandeep Kumar / Stefano Pilla / Vincenzo Piccolo

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